LA VITA
Alicarnasso (Asia Minore) 484 a.C. ca. – dopo il 430 a.C.
Alicarnasso (Asia Minore) 484 a.C. ca. – dopo il 430 a.C.
· Alicarnasso era sotto il dominio della regina Artemisia che governava come fedele vassalla del re di Persia
· Erodoto andò in esilio
· Fece molti viaggi (Egitto, Fenicia, Mesopotamia, Mar Nero, Asia centrale, dove ci sono gli Sciti)
· Amico di Pericle e di Sofocle
· Partecipò alla fondazione della colonia di Turi in Magna Grecia
· Conosce alcuni episodi della fase iniziale della guerra del Peloponneso
LA COMPOSIZIONE DELLE STORIE
· 9 libri ciascuno intitolato ad una Musa
· Non destinato alla lettura privata
· Pubbliche recitazioni di parti dell’opera, una sorta di rapsodia in prosa
· Work in progress
· Giustapposizione di varie sezioni, che lasciano chiaramente intravedere i punti di sutura
· I λογοι: sezione omogenea riservata alla trattazione di un personaggio importante o alla descrizione di un popolo straniero
· I diversi fili della storia erodotea si distendono per poi ritrovarsi e acquistare un significato più pieno nella conclusione dell’opera, dove la storia politica e militare prende il sopravvento:
· “conversione” nel corso del lavoro, in cui gli interessi etnologici predominati nella fase iniziale vengono accantonati a favore di un’analisi più propriamente storiografica
CARATTERI GENERALI DELLA STORIOGRAFIA ERODOTEA
· “padre della storia” Primo che parla della storia
· “padre dell’antropologia” Primo che parla dell’uomo
· Primo che parla degli usi, della cultura di un popolo (civiltà, costumi, geografia…)
· Erodoto pone in evidenza aspetti che possono colpire e meravigliare il pubblico per la loro originalità
· Nelle sezioni etnografiche esiste uno schema ricorrente, articolato secondo una successione di punti fissi (le cosiddette “rubriche”):
o La regione, ciò che riguarda il territorio (confini, natura del territorio, fiumi, animali, clima…)
o Gli uomini (cultura, numero, storia del passato, modi di vivere, leggi…)
· Ma a partire da Tucidide, questi elementi vengono eliminati per ritenere degna di indagine la sola storia politica
· Per Erodoto la storia è “indagine”, non solo dei grandi eventi ma anche delle grandi opere prodotte dalla civiltà umana
· Spiegazione “orizzontale” della storia erodotea: parimenti incorporati nel racconto
o Eventi grandi: guerre e mutamenti politici
o Eventi minori: caratteri di una civiltà o terra
· Erodoto non è acritico, ma tende a prendere posizione su ciò che viene trattato
· Razionalismo tragico:
o La storia non è determinata solo dai rapporti di forza tra stati (come crede Tucidide), ma è convinto dell’esistenza di possenti e invisibili energie che si muovono dietro le cose umane.
o Clima culturale della tragedia nello sforzo di cogliere le segrete leggi che regolano gli eventi umani
· Gli dei/ forza divina astratta sono parte integrante della storia umana, come avveniva nella poesia epica
· Egli individua alcune leggi dell’agire umano, fondate sulla necessità di conservare un equilibrio di fondo.
· Ricorre a idee della morale tradizionale, come la υβρις (eccesso, tracotanza) e φθονος θεων (invidia divina)
· Fortuna e disgrazia, successi e insuccessi, penalizzano che tenta di superare i limiti imposti dagli dei. Allora la fortuna si rovescia e subentra la rovina. Esempio: Creso.
· Visione razionale e policentrica della storia:
o Interesse per i fatti puramente umani
o Interesse per il νομος: concezione fortemente relativistica di Erodoto riguardo alle leggi, costumi come prodotto dell’evoluzione di società differenti
o Scrive “se noi chiedessimo a ciascun popolo quali sono i costumi migliori, ciascuno direbbe, dopo aver ben meditato, che sono i suoi”
o Apertura verso l’altro, il diverso
o Tra i Greci e i barbari giudica migliori di greci
o Visione policentrica della storia, senza rigidità e dogmatismi e senza rinunciare alla consapevolezza di appartenere ad un certo ambiente culturale, greco, di cui percepisce con fierezza i valori e l’originalità
· Fonti:
o Tradizioni locali trasmesse oralmente ακοη
o Documentazione diretta di chi è stato partecipe di un evento οψις
o Testimonianza e documenti
ERODOTO NARRATORE: LE NOVELLE
· Le novelle occupano uno spazio considerevole
· Scaturiscono con naturalezza
· Più che semplici digressioni costituiscono una caratteristica particolare del discorso erodoteo: logografia
· L’uso delle tradizioni orali e popolari:
o Racconti di informatori o testimoni, espediente narrativo
o Vera fonte: tradizione orale e popolare: moduli narrativi tradizionali e consolidati (es. l’uomo che cerca di evitare il destino preannunciato ma ne è vittima)
· Funzione narrativa ed effetti narrativi:
o Interrompere e alleggerire
o Tenere desta l’attenzione del pubblico
o Funzione “mitica”: contenitori di memorie, riflessioni e di idee espresse in forma figurativa anziché in forma astratta
o Sfondo etico: felicità (ευδαιμονια) dismisura (υβρις) accecamento mentale (ατη) con cui si spiega l’alternanza di fortuna e sventura
ERODOTO E L’IRRAZIONALE
· Elemento favoloso che evoca una categoria vasta: dalle novelle alle sezioni etnografiche, agli oracoli…
· Eredità della poesia eroica che Erodoto, cantore della gloria delle gesta dei greci contro l’invasore persiano, non poteva escludere dalla propria opera
· Percezione del soprannaturale come strettamente legato agli eventi storici. Es. l’oracolo di Delfi con i suoi ambigui e misteriosi messaggi
· Erodoto, però, non presta fede acriticamente ad ogni racconto “quanto a me, io mi sono proposto in tutta la mia storia di scrivere comunque, come le ho sentite, le cose narrate dagli uni e dagli altri”
FRA GRECI E BARBARI: LO STORICO POLITICO
· Le ripercussioni culturali delle guerre persiane:
o Il termine βαρβαρος assume sempre di più una connotazione negativa (prima aveva valore più neutro)
o La superiorità dei greci è frutto del loro regime politico libero, contrapposto alla schiavitù cui i barbari sono sottomessi
· L’imparzialità di Erodoto:
o Nell’opera sono citate le azioni degne compiute ugualmente dai Greci come dai barbari.
o Sul piano etico: la differenza tra i due popoli non è di superiorità e inferiorità, ma è determinata da due sistemi politici differenti
o Difficile da intuire la posizione di Erodoto
· Dibattito sulle costituzioni:
o Lascia trasparire gli aspetti positivi e negativi di ciascuna forma di governo, senza lascia notare una netta preferenza dell’autore
o La democrazia perde il suo carattere di invenzione ateniese per essere immaginata come proponibile in Persia
o Lascia spazio ad idee contraddittorie
o Non imprime un orientamento ideologico preciso
LINGUA E STILE
· Dialetto ionico letterario
· Esempio più perfetto di prosa ionica
· Non ionico puro: mescolanza e varietà di espressione
· Più antico esempio di prosa d’arte
· Non utilizzo rigoroso della terminologia storiografica (rispetto a Tucidide)
· Vocabolario ricco
· Frasi ampie
· Paratassi preferita
· Uso frequente della composizione “ad anello”
SINTESI
· Logografia: prosa di racconto storico + tradizioni mitiche, narrazione di viaggi, descrizioni geografiche
· Λογοι: “resoconti”: oralità. Non lettura. Pubblica recitazione
· Atteggiamento critico dello storico che li distingue dai poeti epici
· Storie: 9 libri
· Aggregazione di diversi Λογοι
· Ciascun Λογος è organizzato in rubriche (territorio della regione, fattori umani)
· Più fonti per la composizione dei Λογοι:
o Visione diretta (autopsia)
o Ascolto di chi era presente (οψις)
o Tradizioni locali trasmesse oralmente (ακοη)
· Non c’è un obiettivo unico ben delineato
· Al centro c’è la ιστοριη, la ricerca
· Per conservare nella memoria collettiva le imprese dei Greci e dei barbari e indagare le cause per le quale vennero a scontrarsi
· Work in progress: gli originari Λογοι ripensati alla luce di un progetto unitario più ampio, che fa convergere la storia del vicino Oriente verso le guerre persiane
· Relativismo culturale: giudizio equanime: indaga greci e barbari senza dare giudizi di valore
· Il favoloso: aspetti che possono meravigliare il pubblico, θωματα (o θαυματα), per il loro carattere eccezionale. Es. usanze curiose lontane.
· Elemento irrazionale: sogni, prodigi, profezie (oracolo di Delfi)
· Vicinanza con la tragedia: le vicende dei grandi personaggi come Creso o Gige sono interpretate alla luce di una punizione divina che va a colpire chi pecca di υβρις
· Gusto della narrazione: le novelle (famosa quella di Gige e Candaule)
· Ionico letterario arricchito con forme attiche
· Testi letti: I funerali degli Sciti (pag. 453), L’anello di Policrate (pag. 448), Creso e Solone (pag. 445), Proemio (pag. 436)
Nessun commento:
Posta un commento