venerdì 8 aprile 2011

ERODOTO


       LA VITA
         Alicarnasso (Asia Minore) 484 a.C. ca. – dopo il 430 a.C.
·         Alicarnasso era sotto il dominio della regina Artemisia che governava come fedele vassalla del re di Persia
·         Erodoto andò in esilio
·         Fece molti viaggi (Egitto, Fenicia, Mesopotamia, Mar Nero, Asia centrale, dove ci sono gli Sciti)
·         Amico di Pericle e di Sofocle
·         Partecipò alla fondazione della colonia di Turi in Magna Grecia
·         Conosce alcuni episodi della fase iniziale della guerra del Peloponneso
      LA COMPOSIZIONE DELLE STORIE
·         9 libri ciascuno intitolato ad una Musa
·         Non destinato alla lettura privata
·         Pubbliche recitazioni di parti dell’opera, una sorta di rapsodia in prosa
·         Work in progress
·         Giustapposizione di varie sezioni, che lasciano chiaramente intravedere i punti di sutura
·         I λογοι: sezione omogenea riservata alla trattazione di un personaggio importante o alla descrizione di un popolo straniero
·         I diversi fili della storia erodotea si distendono per poi ritrovarsi e acquistare un significato più pieno nella conclusione dell’opera, dove la storia politica e militare prende il sopravvento:
·         “conversione” nel corso del lavoro, in cui gli interessi etnologici predominati nella fase iniziale vengono accantonati a favore di un’analisi più propriamente storiografica
      CARATTERI GENERALI DELLA STORIOGRAFIA ERODOTEA
·         “padre della storia” Primo che parla della storia
·         “padre dell’antropologia” Primo che parla dell’uomo
·         Primo che parla degli usi, della cultura di un popolo (civiltà, costumi, geografia…)
·         Erodoto pone in evidenza aspetti che possono colpire e meravigliare il pubblico per la loro originalità
·         Nelle sezioni etnografiche esiste uno schema ricorrente, articolato secondo una successione di punti fissi (le cosiddette “rubriche”):
o   La regione, ciò che riguarda il territorio (confini, natura del territorio, fiumi, animali, clima…)
o   Gli uomini (cultura, numero, storia del passato, modi di vivere, leggi…)
·         Ma a partire da Tucidide, questi elementi vengono eliminati per ritenere degna di indagine la sola storia politica
·         Per Erodoto la storia è “indagine”, non solo dei grandi eventi ma anche delle grandi opere prodotte dalla civiltà umana
·         Spiegazione “orizzontale” della storia erodotea: parimenti incorporati nel racconto
o   Eventi grandi: guerre e mutamenti politici
o   Eventi minori: caratteri di una civiltà o terra
·         Erodoto non è acritico, ma tende a prendere posizione su ciò che viene trattato
·         Razionalismo tragico:
o   La storia non è determinata solo dai rapporti di forza tra stati (come crede Tucidide), ma è convinto dell’esistenza di possenti e invisibili energie che si muovono dietro le cose umane.
o   Clima culturale della tragedia nello sforzo di cogliere le segrete leggi che regolano gli eventi umani
·         Gli dei/ forza divina astratta sono parte integrante della storia umana, come avveniva nella poesia epica
·         Egli individua alcune leggi dell’agire umano, fondate sulla necessità di conservare un equilibrio di fondo.
·         Ricorre a idee della morale tradizionale, come la υβρις (eccesso, tracotanza) e φθονος θεων (invidia divina)
·         Fortuna e disgrazia, successi e insuccessi, penalizzano che tenta di superare i limiti imposti dagli dei. Allora la fortuna si rovescia e subentra la rovina. Esempio: Creso.
·         Visione razionale e policentrica della storia:
o   Interesse per i fatti puramente umani
o   Interesse per il νομος: concezione fortemente relativistica di Erodoto riguardo alle leggi, costumi come prodotto dell’evoluzione di società differenti
o   Scrive “se noi chiedessimo a ciascun popolo quali sono i costumi migliori, ciascuno direbbe, dopo aver ben meditato, che sono i suoi”
o   Apertura verso l’altro, il diverso
o   Tra i Greci e i barbari giudica migliori di greci
o    Visione policentrica della storia, senza rigidità e dogmatismi e senza rinunciare alla consapevolezza di appartenere ad un certo ambiente culturale, greco, di cui percepisce con fierezza i valori e l’originalità
·         Fonti:
o   Tradizioni locali trasmesse oralmente ακοη
o   Documentazione diretta di chi è stato partecipe di un evento οψις
o   Testimonianza e documenti
      ERODOTO NARRATORE: LE NOVELLE
·         Le novelle occupano uno spazio considerevole
·         Scaturiscono con naturalezza
·         Più che semplici digressioni costituiscono una caratteristica particolare del discorso erodoteo: logografia
·         L’uso delle tradizioni orali e popolari:
o   Racconti di informatori o testimoni, espediente narrativo
o   Vera fonte: tradizione orale e popolare: moduli narrativi tradizionali e consolidati (es. l’uomo che cerca di evitare il destino preannunciato ma ne è vittima)
·         Funzione narrativa ed effetti narrativi:
o   Interrompere e alleggerire
o   Tenere desta l’attenzione del pubblico
o   Funzione “mitica”: contenitori di memorie, riflessioni e di idee espresse in forma figurativa anziché in forma astratta
o   Sfondo etico: felicità (ευδαιμονια) dismisura (υβρις) accecamento mentale (ατη) con cui si spiega l’alternanza di fortuna e sventura
       ERODOTO E LIRRAZIONALE
·                  Elemento favoloso che evoca una categoria vasta: dalle novelle alle sezioni etnografiche, agli oracoli…
·         Eredità della poesia eroica che Erodoto, cantore della gloria delle gesta dei greci contro l’invasore persiano, non poteva escludere dalla propria opera
·         Percezione del soprannaturale come strettamente legato agli eventi storici. Es. l’oracolo di Delfi con i suoi ambigui e misteriosi messaggi
·         Erodoto, però, non presta fede acriticamente ad ogni racconto “quanto a me, io mi sono proposto in tutta la mia storia di scrivere comunque, come le ho sentite, le cose narrate dagli uni e dagli altri”
       FRA GRECI E BARBARI: LO STORICO POLITICO
·         Le ripercussioni culturali delle guerre persiane:
o   Il termine βαρβαρος assume sempre di più una connotazione negativa (prima aveva valore più neutro)
o   La superiorità dei greci è frutto del loro regime politico libero, contrapposto alla schiavitù cui i barbari sono sottomessi
·         L’imparzialità di Erodoto:
o   Nell’opera sono citate le azioni degne compiute ugualmente dai Greci come dai barbari.
o   Sul piano etico: la differenza tra i due popoli non è di superiorità e inferiorità, ma è determinata da due sistemi politici differenti
o   Difficile da intuire la posizione di Erodoto
·         Dibattito sulle costituzioni:
o   Lascia trasparire gli aspetti positivi e negativi di ciascuna forma di governo, senza lascia notare una netta preferenza dell’autore
o   La democrazia perde il suo carattere di invenzione ateniese per essere immaginata come proponibile in Persia
o   Lascia spazio ad idee contraddittorie
o   Non imprime un orientamento ideologico preciso
        LINGUA E STILE
·         Dialetto ionico letterario
·         Esempio più perfetto di prosa ionica
·         Non ionico puro: mescolanza e varietà di espressione
·         Più antico esempio di prosa d’arte
·         Non utilizzo rigoroso della terminologia storiografica (rispetto a Tucidide)
·         Vocabolario ricco
·         Frasi ampie
·         Paratassi preferita
·         Uso frequente della composizione “ad anello”
       SINTESI
·         Logografia: prosa di racconto storico + tradizioni mitiche, narrazione di viaggi, descrizioni geografiche
·         Λογοι: “resoconti”: oralità. Non lettura. Pubblica recitazione
·         Atteggiamento critico dello storico che li distingue dai poeti epici
·         Storie: 9 libri
·         Aggregazione di diversi Λογοι
·         Ciascun Λογος è organizzato in rubriche (territorio della regione, fattori umani)
·         Più fonti per la composizione dei Λογοι:
o   Visione diretta (autopsia)
o   Ascolto di chi era presente (οψις)
o   Tradizioni locali trasmesse oralmente (ακοη)
·         Non c’è un obiettivo unico ben delineato
·         Al centro c’è la ιστοριη, la ricerca
·         Per conservare nella memoria collettiva le imprese dei Greci e dei barbari e indagare le cause per le quale vennero a scontrarsi
·         Work in progress: gli originari Λογοι ripensati alla luce di un progetto unitario più ampio, che fa convergere la storia del vicino Oriente verso le guerre persiane
·         Relativismo culturale: giudizio equanime: indaga greci e barbari senza dare giudizi di valore
·         Il favoloso: aspetti che possono meravigliare il pubblico, θωματα (o θαυματα), per il loro carattere eccezionale. Es. usanze curiose lontane.
·         Elemento irrazionale: sogni, prodigi, profezie (oracolo di Delfi)
·         Vicinanza con la tragedia: le vicende dei grandi personaggi come Creso o Gige sono interpretate alla luce di una punizione divina che va a colpire chi pecca di υβρις
·         Gusto della narrazione: le novelle (famosa quella di Gige e Candaule)
·         Ionico letterario arricchito con forme attiche
·         Testi letti: I funerali degli Sciti (pag. 453), L’anello di Policrate (pag. 448), Creso e Solone (pag. 445), Proemio (pag. 436)

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