sabato 30 aprile 2011

Energia meccanica

Ecco qui le nuove slide di Fisica

giovedì 28 aprile 2011

Orazio: carmina III, 13

Testo latino:

O fons Bandusiae splendidior vitro
dulci digne mero non sine floribus,
cras donaberis haedo,
cui frons turgida corni bus

primis et venerem et proelia destinat;
frustra: nam gelidos inficiet tibi
rubro sanguine rivos
lascivi suboles gregis.

Te flagrantis atrox hora Caniculae
nescit tangere, tu frigus amabile
fessis vomere tauris
praebes et pecori vago.

Fies nobilium tu quoque fontium,
me dicente cavis impositam ilicem
saxis, unde loquaces
lymphae desiliunt tuae.


Parafrasi:
O fons Bandusiae splendidior vitro, digne dulci mero non sine floribus, cras [me] donaberis haedo, cui frons turgida primis corni bus destinat et venerem et proelia; frustra: nam suboles gregis lascivi  tibi inficiet gelidos  rivos rubro sanguine. Atrox hora Caniculae flagrantis  nescit tangere te, tu praebes frigus amabile tauris fessis vomere et pecori vago. Quoque tu fies nobilium fontium, me dicente ilicem impositam saxis cavis, unde tuae lymphae loquaces desiliunt. 

Traduzione:
O fonte di Bandusia, più lucente del vetro/cristallo, degno di un vino dolce non senza fiori, domani ti verrà donato un capretto, a cui la fronte gonfia per le prime corna promette sia amore sia battaglie. Invano: infatti ti macchierà le fresche acque di rosso sangue il rampollo del gregge lascivo. Non riesce a toccarti la terribile stagione della canicola bruciante, tu offri la gradita frescura ai buoi stanchi del vomere/aratro e alle pecore erranti. Anche tu diventerai famosa tra le fonti poiché io canto il leccio posto sulle rocce cave da dove sgorgano le tue acque mormoranti/parlanti.

1800

Ecco qui un file con gli argomenti di storia dal Congresso di Vienna alla figura di Cavour

sabato 16 aprile 2011

venerdì 15 aprile 2011

Vocaboli greco dal testo di Caritone

hic scheda pictographica vocabulorum graecarum quas Giaco confecit.

giovedì 14 aprile 2011

ARTE DI CORTE

Metà ‘400 (1454 pace di Lodi)
·         Nuovo ruolo dell’artista: non più specializzato solo dal punto di vista tecnico
·         Formazione di 5 maggiori stati nazionali: Repubblica di Venezia, Ducato di Milano, Stato Pontificio, Repubblica di Firenze, Regno delle due Sicilie
·         Le campagne si svuotano, le città diventano centri economici e culturali
·         Nascono i principati, retti da un signore (laico o ecclesiastico)
·         Il signore per farsi propaganda assume artisti:
a.       Lasciandoli liberi di esprimere la loro creatività con risultati validi
Oppure
b.      Vincolandoli ad un encomio eccessivo con risultati artefatti
·         I signori con maggiore disponibilità economica e grandezza intellettuale chiamano artisti che possiedono grande fama:
a.       Il signore accresce la fama del pittore assumendolo
Il pittore rende grande la figura del signore attraverso le sue opere

    RINASCIMENTO
     Termine coniato da Giorgio Vasari:
o   Scrive “Le vite degli uomini illustri”, equiparando il percorso artistico alla vita dell’uomo: fanciullezza = Giotto; adolescenza = Brunelleschi, Donatello, Masaccio; maturità = Leonardo, Michelangelo, Raffaello
o   Contemporaneo, punto di riferimento
o   In contrapposizione al periodo medievale: decadenza in campo culturale e artistico perché il pensiero era diverso dall’arte classica
o   Rinascita dell’arte
·         Primi ‘400 – Metà ‘500
·         Arte:
o   Non immediata e attraente
o   Occorre capirla
o   Fa fatica a radicarsi
o   Reduce del tardo gotico: arte più semplice, estetica, aggraziata
o   Che nasce a Firenze con un concorso pubblico per la porta del battistero (1401)

·         Uomo:
o   Copula mundi: centro del mondo
o   Conosce il mondo attraverso la ragione
o   Non ateo ma laico, la ragione per conoscere Dio
o   Diverso rapporto uomo – Dio:
ü  Prima: sudditanza
ü  Rinascimento: l’uomo vuole conoscere Dio attraverso la ratio, Dio ha creato il mondo secondo leggi matematiche
o   Studio dei classici per la formazione
o   I classici non vengono copiati, ma compresi, viene capito il senso profondo, gli ideali
o   Uomo colto e libero = ideale di uomo rinascimentale
o   Daniele da Volterra, il “braghettone”:  ha “vestito” i nudi della cappella Sistina
o   Non passivo, può essere protagonista della propria storia
o   È soggetto
o   Tutto ciò che accade, accade in relazione a lui

·         Firenze:
o   Controllata economicamente da alcune famiglie:
ü  Strozzi
ü  Brancacci
ü  De Medici:

·         Artista:
o   Non più artigiano
o   Conoscenze oltre l’aspetto tecnico
o   Scuola d’arte con sede nella bottega: luogo dove il maestro insegna agli allievi che appendono l’arte da lui. I lavori venivano impostati dal maestro e portati avanti dagli allievi.
o   Studia le opere antiche e le tecniche usate (senso della misura e della proporzione)
o   Indagine anatomica sul corpo: su sculture o sui cadaveri
·         Architettura:
o   Gli spazi e gli elementi vengono commisurati dall’uomo
o   Tutto reso simmetrico e proporzionato all’uomo
o   Le parti del corpo umano diventano unità di misura
·         Scultura:
o   Attenzione ai sentimenti dell’uomo, le emozioni prendono il sopravvento sull’aspetto estetico
o   Si perde il valore assoluto della bellezza classica
·         Pittura:
o   Nascita della prospettiva
o   Brunelleschi e Leon Battista Alberti: leggi tecniche per la prospettiva (strumento per tradurre ciò che noi vediamo nella realtà, codice espressivo)
·         Il Concorso, 1401:
o   Bandito dall’arte dei mercanti
o   Per assegnare il lavoro al personaggio più meritevole
o   Per la seconda porta del battistero di Firenze
o   Partecipanti:
ü  Brunelleschi: getta le basi per il Rinascimento
ü  Ghiberti
ü  Iacopo dalla Quercia (di cui non ci rimangono le formelle)
·         Tema:
fare una formella quadrilobata (a 4 lobi) della porta che rappresentassi il sacrificio di Isacco (avvenimento drammatico)

Verbi di greco


Ecco qui il link con il file .pdf per facilitare l'apprendimento dei principali verbi di greco.

martedì 12 aprile 2011

venerdì 8 aprile 2011

IL POEMA CAVALLERESCO NELL’ETÀ DELLA CONTRORIFORMA (metà 1500-fine 1600)

·         1544-1595
o   Prima parte della controriforma
o   Manierismo (termine che proviene dal mondo dell’arte) o Tardo Rinascimento
·         1599 : Pace di Cateau Cambresis: Italia sotto il dominio Spagnolo
·         1517 : Riforma di Martin Lutero
o Salvezza garantita dalla fede e non dalle buone opere
o Uomo-Dio: rapporto diretto
o Parola di Dio: accessibile a tutti
·         Concilio di Trento (1545-1563) : controriforma cattolica
·         Inizio della rivoluzione scientifica
·         Ansia di conquista
o   Positivo: curiosità
o   Negativo: sensazione di piccolezza di fronte al mondo, “Cos’è l’uomo di fronte a questo infinito?” B. Pascal
·         Nelle corti viene a mancare la libertà per gli intellettuali
·         Uomo: smarrito, disorientato, fragile, che non riesce a controllare il suo destino
·         Follia, irrazionalità (mancanza di certezze), malinconia, disagio, chiusura
non gioiosa, utopia (immaginare qualcosa che non esiste: perché la realtà non è più comprensibile), magia (forma di irrazionalità), crisi delle certezze razionali, chiusura nei confronti del reale, il rapporto intellettuale-potere politico/religioso  è conflittuale
·         Rinascimento         Manierismo     Barocco

ERODOTO


       LA VITA
         Alicarnasso (Asia Minore) 484 a.C. ca. – dopo il 430 a.C.
·         Alicarnasso era sotto il dominio della regina Artemisia che governava come fedele vassalla del re di Persia
·         Erodoto andò in esilio
·         Fece molti viaggi (Egitto, Fenicia, Mesopotamia, Mar Nero, Asia centrale, dove ci sono gli Sciti)
·         Amico di Pericle e di Sofocle
·         Partecipò alla fondazione della colonia di Turi in Magna Grecia
·         Conosce alcuni episodi della fase iniziale della guerra del Peloponneso
      LA COMPOSIZIONE DELLE STORIE
·         9 libri ciascuno intitolato ad una Musa
·         Non destinato alla lettura privata
·         Pubbliche recitazioni di parti dell’opera, una sorta di rapsodia in prosa
·         Work in progress
·         Giustapposizione di varie sezioni, che lasciano chiaramente intravedere i punti di sutura
·         I λογοι: sezione omogenea riservata alla trattazione di un personaggio importante o alla descrizione di un popolo straniero
·         I diversi fili della storia erodotea si distendono per poi ritrovarsi e acquistare un significato più pieno nella conclusione dell’opera, dove la storia politica e militare prende il sopravvento:
·         “conversione” nel corso del lavoro, in cui gli interessi etnologici predominati nella fase iniziale vengono accantonati a favore di un’analisi più propriamente storiografica
      CARATTERI GENERALI DELLA STORIOGRAFIA ERODOTEA
·         “padre della storia” Primo che parla della storia
·         “padre dell’antropologia” Primo che parla dell’uomo
·         Primo che parla degli usi, della cultura di un popolo (civiltà, costumi, geografia…)
·         Erodoto pone in evidenza aspetti che possono colpire e meravigliare il pubblico per la loro originalità
·         Nelle sezioni etnografiche esiste uno schema ricorrente, articolato secondo una successione di punti fissi (le cosiddette “rubriche”):
o   La regione, ciò che riguarda il territorio (confini, natura del territorio, fiumi, animali, clima…)
o   Gli uomini (cultura, numero, storia del passato, modi di vivere, leggi…)
·         Ma a partire da Tucidide, questi elementi vengono eliminati per ritenere degna di indagine la sola storia politica
·         Per Erodoto la storia è “indagine”, non solo dei grandi eventi ma anche delle grandi opere prodotte dalla civiltà umana
·         Spiegazione “orizzontale” della storia erodotea: parimenti incorporati nel racconto
o   Eventi grandi: guerre e mutamenti politici
o   Eventi minori: caratteri di una civiltà o terra
·         Erodoto non è acritico, ma tende a prendere posizione su ciò che viene trattato
·         Razionalismo tragico:
o   La storia non è determinata solo dai rapporti di forza tra stati (come crede Tucidide), ma è convinto dell’esistenza di possenti e invisibili energie che si muovono dietro le cose umane.
o   Clima culturale della tragedia nello sforzo di cogliere le segrete leggi che regolano gli eventi umani
·         Gli dei/ forza divina astratta sono parte integrante della storia umana, come avveniva nella poesia epica
·         Egli individua alcune leggi dell’agire umano, fondate sulla necessità di conservare un equilibrio di fondo.
·         Ricorre a idee della morale tradizionale, come la υβρις (eccesso, tracotanza) e φθονος θεων (invidia divina)
·         Fortuna e disgrazia, successi e insuccessi, penalizzano che tenta di superare i limiti imposti dagli dei. Allora la fortuna si rovescia e subentra la rovina. Esempio: Creso.
·         Visione razionale e policentrica della storia:
o   Interesse per i fatti puramente umani
o   Interesse per il νομος: concezione fortemente relativistica di Erodoto riguardo alle leggi, costumi come prodotto dell’evoluzione di società differenti
o   Scrive “se noi chiedessimo a ciascun popolo quali sono i costumi migliori, ciascuno direbbe, dopo aver ben meditato, che sono i suoi”
o   Apertura verso l’altro, il diverso
o   Tra i Greci e i barbari giudica migliori di greci
o    Visione policentrica della storia, senza rigidità e dogmatismi e senza rinunciare alla consapevolezza di appartenere ad un certo ambiente culturale, greco, di cui percepisce con fierezza i valori e l’originalità
·         Fonti:
o   Tradizioni locali trasmesse oralmente ακοη
o   Documentazione diretta di chi è stato partecipe di un evento οψις
o   Testimonianza e documenti
      ERODOTO NARRATORE: LE NOVELLE
·         Le novelle occupano uno spazio considerevole
·         Scaturiscono con naturalezza
·         Più che semplici digressioni costituiscono una caratteristica particolare del discorso erodoteo: logografia
·         L’uso delle tradizioni orali e popolari:
o   Racconti di informatori o testimoni, espediente narrativo
o   Vera fonte: tradizione orale e popolare: moduli narrativi tradizionali e consolidati (es. l’uomo che cerca di evitare il destino preannunciato ma ne è vittima)
·         Funzione narrativa ed effetti narrativi:
o   Interrompere e alleggerire
o   Tenere desta l’attenzione del pubblico
o   Funzione “mitica”: contenitori di memorie, riflessioni e di idee espresse in forma figurativa anziché in forma astratta
o   Sfondo etico: felicità (ευδαιμονια) dismisura (υβρις) accecamento mentale (ατη) con cui si spiega l’alternanza di fortuna e sventura
       ERODOTO E LIRRAZIONALE
·                  Elemento favoloso che evoca una categoria vasta: dalle novelle alle sezioni etnografiche, agli oracoli…
·         Eredità della poesia eroica che Erodoto, cantore della gloria delle gesta dei greci contro l’invasore persiano, non poteva escludere dalla propria opera
·         Percezione del soprannaturale come strettamente legato agli eventi storici. Es. l’oracolo di Delfi con i suoi ambigui e misteriosi messaggi
·         Erodoto, però, non presta fede acriticamente ad ogni racconto “quanto a me, io mi sono proposto in tutta la mia storia di scrivere comunque, come le ho sentite, le cose narrate dagli uni e dagli altri”
       FRA GRECI E BARBARI: LO STORICO POLITICO
·         Le ripercussioni culturali delle guerre persiane:
o   Il termine βαρβαρος assume sempre di più una connotazione negativa (prima aveva valore più neutro)
o   La superiorità dei greci è frutto del loro regime politico libero, contrapposto alla schiavitù cui i barbari sono sottomessi
·         L’imparzialità di Erodoto:
o   Nell’opera sono citate le azioni degne compiute ugualmente dai Greci come dai barbari.
o   Sul piano etico: la differenza tra i due popoli non è di superiorità e inferiorità, ma è determinata da due sistemi politici differenti
o   Difficile da intuire la posizione di Erodoto
·         Dibattito sulle costituzioni:
o   Lascia trasparire gli aspetti positivi e negativi di ciascuna forma di governo, senza lascia notare una netta preferenza dell’autore
o   La democrazia perde il suo carattere di invenzione ateniese per essere immaginata come proponibile in Persia
o   Lascia spazio ad idee contraddittorie
o   Non imprime un orientamento ideologico preciso
        LINGUA E STILE
·         Dialetto ionico letterario
·         Esempio più perfetto di prosa ionica
·         Non ionico puro: mescolanza e varietà di espressione
·         Più antico esempio di prosa d’arte
·         Non utilizzo rigoroso della terminologia storiografica (rispetto a Tucidide)
·         Vocabolario ricco
·         Frasi ampie
·         Paratassi preferita
·         Uso frequente della composizione “ad anello”
       SINTESI
·         Logografia: prosa di racconto storico + tradizioni mitiche, narrazione di viaggi, descrizioni geografiche
·         Λογοι: “resoconti”: oralità. Non lettura. Pubblica recitazione
·         Atteggiamento critico dello storico che li distingue dai poeti epici
·         Storie: 9 libri
·         Aggregazione di diversi Λογοι
·         Ciascun Λογος è organizzato in rubriche (territorio della regione, fattori umani)
·         Più fonti per la composizione dei Λογοι:
o   Visione diretta (autopsia)
o   Ascolto di chi era presente (οψις)
o   Tradizioni locali trasmesse oralmente (ακοη)
·         Non c’è un obiettivo unico ben delineato
·         Al centro c’è la ιστοριη, la ricerca
·         Per conservare nella memoria collettiva le imprese dei Greci e dei barbari e indagare le cause per le quale vennero a scontrarsi
·         Work in progress: gli originari Λογοι ripensati alla luce di un progetto unitario più ampio, che fa convergere la storia del vicino Oriente verso le guerre persiane
·         Relativismo culturale: giudizio equanime: indaga greci e barbari senza dare giudizi di valore
·         Il favoloso: aspetti che possono meravigliare il pubblico, θωματα (o θαυματα), per il loro carattere eccezionale. Es. usanze curiose lontane.
·         Elemento irrazionale: sogni, prodigi, profezie (oracolo di Delfi)
·         Vicinanza con la tragedia: le vicende dei grandi personaggi come Creso o Gige sono interpretate alla luce di una punizione divina che va a colpire chi pecca di υβρις
·         Gusto della narrazione: le novelle (famosa quella di Gige e Candaule)
·         Ionico letterario arricchito con forme attiche
·         Testi letti: I funerali degli Sciti (pag. 453), L’anello di Policrate (pag. 448), Creso e Solone (pag. 445), Proemio (pag. 436)